Il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, oggi ha visitato il UNGSC – centro di servizi globale delle Nazioni Unite – a Brindisi, su invito della direttrice della base, Giovanna Ceglie. Nel corso dell’incontro sono stati individuati alcuni temi di comune interesse nell’ambito dei quali poter avviare, insieme, progetti di ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e formazione, coinvolgendo, eventualmente, anche altri partner, istituzionali e non. Il modello dei laboratori pubblico – privati, sperimentato con sempre maggior successo negli ultimi anni nel Politecnico e illustrato dal rettore Cupertino, ha suscitato infatti un grande interesse da parte UNGSC.
L’obiettivo è sviluppare soluzioni innovative, con un focus sui temi dell’energia e dell’ambiente, per le nuove esigenze delle missioni internazionali dell’Onu. Dal supporto tecnico alle comunicazioni, dalla logistica alle fonti di approvvigionamento energetico, dal parco mezzi fino all’assistenza legale e sanitaria, ogni aspetto delle missioni viene infatti pianificato, realizzato e gestito a Brindisi. Sono 16, al momento, le missioni di Peacekeeping attive, a cui si aggiunge una ventina di missioni politiche speciali. Per governare questo immenso dispiegamento di uomini e mezzi, il centro di servizi globali (che ha una sede anche a Valencia, in Spagna, ma dedicata solo ai servizi tecnologici) gestisce attrezzature per un valore di oltre 800 milioni di dollari.
«Siamo onorati di aver suscitato, con le nostre attività di ricerca e sviluppo, l’interesse di un interlocutore così autorevole» commenta il rettore Cupertino. «Con la direttrice Ceglie – aggiunge – ci siamo trovati in sintonia su temi della digitalizzazione dei processi, i sistemi di monitoraggio da remoto, le fonti di energia alternative, in particolare il nostro modello di smart grid, un sistema di approvvigionamento energetico ideale in contesti di precarietà (perché realizzabile in autonomia), che è stata progettata e realizzata interamente nel Politecnico. Questo – conclude Cupertino – è il nostro modo di fare terza missione, di metterci cioè al servizio del territorio per uno sviluppo che coinvolga in un’ottica di rete le migliori energie pubbliche e private».
Per concretizzare quanto prima la collaborazione, il rettore Cupertino e la direttrice Ceglie hanno deciso di istituire un tavolo tecnico Politecnico-Onu in cui iniziare a confrontarsi sulle attività che possono essere avviate insieme.