Il 2020 è un anno straordinario per il Politecnico di Bari. In generale, sarà ricordato per l’emergenza sanitaria, il lockdown, le immagini drammatiche in Tv. Ma la comunità Poliba lo ricorderà anche come l’anno del trentesimo anniversario dell’ateneo. Costretti, come tutti gli italiani, a stare distanti gli uni dagli altri nel periodo di isolamento, gli uomini e le donne del Politecnico hanno continuato a studiare, a fare ricerca, a progettare il futuro. Dalle crisi, infatti, nascono nuove opportunità. Con questo spirito si celebra ora il passato. Sarà un viaggio nella memoria, ma guardando avanti, che incomincia con una ricorrenza: la pubblicazione, 30 anni fa, della legge che istituì il Politecnico.
Il Politecnico di Bari compie trent’anni e quasi non ci sembra vero. Era il 1990 quando fu istituito sulla base della preesistente facoltà di Ingegneria, a cui si aggiunse Architettura, grazie alla legge per il “Piano di sviluppo dell’università italiana”, promulgata nell’agosto di quello stesso anno. Era l’anno in cui Sandro Pertini morì e la Germania fu riunificata; l’anno in cui Nelson Mandela tornò in libertà dopo 27 anni di carcere e nella piazza Rossa di Mosca fu inaugurato il MacDonald più grande del mondo, mentre dalle ceneri dell’ex impero sovietico nascevano le nuove repubbliche autonome.
Trent’anni sono volati, per quanto entusiasmo è stato messo in ogni progetto, spostando ogni volta l’asticella un po’ più in alto, buttando sempre il cuore oltre ogni ostacolo. Tappa dopo tappa, nel ricambio delle generazioni che lo hanno amato e servito, il Politecnico è diventato un punto di riferimento per il territorio e un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale.
Oggi siamo nel pieno della rivoluzione digitale e come Politecnico del Sud Italia abbiamo il compito di preparare le nuove figure professionali al mondo del lavoro e aiutare le imprese in questa transizione. L’ambiente, la mobilità, l’energia sono alcuni dei grandi temi che ci impegnano in questo passaggio epocale. Lo spazio, che ai tempi della guerra fredda era inseguito come sogno di potenza, oggi rappresenta una nuova opportunità di business.
In questi mesi ho percepito l’affetto, la stima e le aspettative che le città di Bari e di Taranto, ma anche l’intera Regione, hanno verso il Politecnico. Questo sentimento ci deve rendere felici e ci deve dare le energie per moltiplicare gli sforzi e per guardare avanti con ottimismo.
Adesso è il momento della festa e vogliamo viverlo pienamente, tutti insieme. Per il trentesimo compleanno del Politecnico, infatti, abbiamo in cantiere una serie di eventi celebrativi, che identificheremo con l’hashtag #happy30poliba. Ne daremo notizia, puntualmente, alla comunità e al territorio, attraverso tutti i nostri canali digitali. Non a caso, abbiamo presentato Poliba Chronicle a ridosso di questo anniversario.
Sarà l’occasione di raccogliere testimonianze, aneddoti, racconti appassionati di chi appartiene a questa straordinaria comunità: amici, partner, rappresentanti istituzionali, del mondo delle imprese e delle professioni. Chiediamo a tutti di partecipare a questa grande festa, perché il Politecnico è un bene collettivo che deve essere condiviso, custodito e, se possibile, ulteriormente migliorato. Oggi celebriamo ciò che è stato ieri per dare un senso all’oggi. E per guardare con fiducia al domani. Buon futuro, Politecnico!