Negli ultimi anni, il settore spaziale sta attraversando un nuovo periodo di sviluppo. Investitori pubblici e privati sono attratti dalla possibilità che l’innovazione procuri nuove fonti economiche. Nella “economia spaziale” ricadono tutte le attività dedicate all’esplorazione, alla ricerca, alla gestione e allo sfruttamento delle risorse spaziali.
Gli attori principali di questa nuova visione dello spazio sono principalmente i governi. Tuttavia, negli ultimi due decenni un numero crescente di società private si sono avvicinate al settore cambiando gradualmente i ruoli tradizionali di attori pubblici e privati. Particolarmente evidente è questa tendenza negli Stati Uniti, dove molte aziende private sono in competizione per lo sviluppo di velivoli e sistemi di lancio spaziali.
Al fine di favorire lo sviluppo dell’economia spaziale, è necessario affrontare diverse sfide tecnologiche. Una di queste è legata allo sviluppo di sistemi di trasporto spaziale e suborbitale efficienti, sicuri, flessibili e reattivi. Comprendere le dinamiche del volo e sviluppare adeguati sistemi motore per i veicoli di volo che si muovono tra 20 e 100 km di altitudine (attualmente il trasporto aereo civile planetario non va oltre i 12 km di quota) è ancora lungi dall’essere raggiunto.
Ancora oggi, il volo suborbitale e ipersonico necessitano di approfondimento scientifico su numerosi problemi tecnici irrisolti come, ad esempio, nuovi motori e sistemi di controllo e la comprensione dei meccanismi termo-aerodinamici di base che caratterizzano le fasi ad alto numero di Mach (velocità del suono), e della combustione ad alta velocità.
Lo sviluppo di future astronavi richiede un’analisi teorica e sperimentale dettagliata delle prestazioni aerotermodinamiche di veicoli e motori al fine di migliorare la capacità di controllo della traiettoria di rientro di un veicolo spaziale alato.
Inoltre, insieme a questi problemi tecnici, ci sono problemi fondamentali legati alla regolamentazione e alla sicurezza del volo suborbitale, che devono essere affrontati.
In questo contesto di ricerca e innovazione tecnologica si pone la 1° Scuola internazionale di Volo Suborbitale, inaugurata il 28 ottobre 2019, presso la Camera di Commercio di Taranto.
L’iniziativa, curata dal Politecnico di Bari, in collaborazione con l’Università del Salento, del Distretto Tecnologico Spaziale regionale e della Camera di Commercio di Taranto trova a Taranto, ampia giustificazione per diversi e strategici fattori geografici, tra cui: la vicinanza dell’aeroporto di Grottaglie, candidato ad ospitare il primo aeroporto italiano ed europeo per voli suborbitali, la sede a Taranto del corso di laurea in Ingegneria dei Sistemi Logistici Aerospaziali del Poliba, la presenza nell’intera area jonica-salentina di enti di ricerca e imprese di grande prestigio internazionale dedicate al settore aereospaziale.
La Scuola internazionale di Volo Suborbitale si rivolge principalmente a studenti di dottorato o di master del settore ingegneristico; al personale di aziende ed enti di ricerca e dell’aeronautica militare. Essa mira a favorire lo sviluppo dell’economia spaziale fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari di esperti di istituti accademici, di ricerca e industriali.