Snam, tra le principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo, ha donato al Politecnico di Bari sei borse di studio da assegnare a giovani studentesse iscritte ai corsi di laurea di Ingegneria, triennale e magistrale, nell’anno accademico 2020/2021.
L’iniziativa rientra nelle attività di Snam (nella foto in alto, il quartier generale dell’azienda a San Donato Milanese) in tema di parità di genere e l’obiettivo è avvicinare le ragazze allo studio delle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) presso il Politecnico di Bari. La presenza femminile, infatti, è ancora sotto il 20% degli iscritti.
A livello nazionale, solo il 16,5% delle studentesse sceglie di laurearsi in discipline scientifiche e tecnologiche e solo il 5% delle quindicenni aspira a studiarle. In generale, soltanto uno studente STEM su 4 è donna e il dato diminuisce ulteriormente nei corsi di laurea più in linea con i profili richiesti dal mondo professionale (dati Save the Children e Osservatorio Fondazione Deloitte).
«La parità di genere è per noi innanzitutto una questione di cultura» ha dichiarato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. «Come unico Politecnico del Sud Italia – ha aggiunto – investiamo molto nelle attività di orientamento sui nostri corsi di laurea e sulle prospettive di lavoro, in nuovi servizi e strutture che garantiscano uguali opportunità di accesso e, soprattutto, nelle iniziative che incentivino il merito».
Le studentesse, infatti, saranno selezionate secondo criteri di merito. Il bando, con le istruzioni per presentare domanda di partecipazione, è disponibile al link http://www.poliba.it/it/didattica/borse-di-studio/bando-di-concorso-studentesse-stem
«Le discipline e le competenze STEM saranno centrali in gran parte dei mestieri del futuro – ha dichiarato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam – e sono strategiche per accelerare la digitalizzazione e la transizione ecologica. Favorire sinergie tra il mondo dell’impresa e quello dell’istruzione, dell’università e della ricerca – ha concluso Alverà – può contribuire in modo significativo alla promozione dell’equilibrio di genere».
«Ben vengano, quindi, le iniziative come questa – ha commentato ancora il rettore Cupertino – perché premiano le migliori studentesse in ambiti di studio nei quali c’è bisogno di aumentare la presenza femminile. Nonostante i numeri, ancora insufficienti, il trend degli ultimi anni è in aumento – ha concluso il rettore – e puntiamo a farlo crescere ulteriormente nei prossimi anni, in vista delle grandi sfide tecnologiche che ci attendono».