Il progetto, finanziato dall’UE e guidato dal Politecnico di Bari, mira alla diffusione delle nuove tecnologie “smart” applicate agli edifici di nuova generazione. Obiettivo: riduzione dei consumi energetici e creazione di una rete transnazionale permanente per il trasferimento delle innovazioni dal laboratorio all’industria. Presentazione Progetto “Fenestrae” al Poliba: venerdi, 4 luglio
2 luglio 2025
Promuovere l’efficienza energetica di edifici mediante tecnologie intelligenti per la riqualificazione delle aperture (porte, finestre, ecc.) al fine di un miglior controllo delle temperature interne/esterna è l’obiettivo del progetto “FENESTRAE”; acronimo latino, significato anglosassone, “Fostering ENergy Efficiency by means of Smart Technologies to Retrofit Apertures and building Envelope”.
Sul tema non mancano studi. Quelli dedicati al materiale vitreo e alle possibili applicazioni nel settore edilizio ha consentito importanti passi in avanti sul piano funzionale-energetico ed estetico-architettonico. I vetri elettrocromici, ad esempio, evoluzione di quelli tradizionali, disponibili sul mercato dagli anni duemila, sono in grado di modulare la propria trasparenza alla luce solare, applicando ad essi, una bassissima tensione elettrica di pochi volt con un ridotto consumo su base annua.
Da un lato la modulazione della trasparenza consente di ridurre la quantità di radiazione solare che penetra all’interno dello spazio confinato, dall’altro un vetro elettrocromico permette di schermare la radiazione solare in eccesso, limitando fenomeni di discomfort visivo derivanti da abbagliamento, aspetto rilevante soprattutto negli uffici. Inoltre, il vetro elettrocromico consente di valorizzare la luce naturale, garantendo sempre interazione visuale con l’ambiente circostante.
Studi nel settore sono stati condotti al Politecnico di Bari. I ricercatori hanno stimato, attraverso simulazioni numeriche, che i vetri elettrocromici permettono di ridurre il fabbisogno energetico per il raffrescamento del 40% sulla facciata di un edificio.
Nonostante la rilevanza dei benefici citati, soprattutto in chiave di transizione energetica, questa tecnologia però non è molto diffusa, a causa dei costi elevati: da 400 a 800 dollari a metroquadro, a cui vanno aggiunti i costi del sistema di controllo.

La ricerca Poliba si è spinta oltre, proprio per superare i principali fattori che limitano la diffusione commerciale di questi dispositivi. A tal fine, i ricercatori hanno progettato materiali e stratigrafie miranti a semplificare l’architettura del dispositivo, limitando l’impiego di materiali ed energia del processo, rispetto alle vetrate elettrocromiche presenti nello stato dell’arte internazionale.
E’ nato un dispositivo prototipale capace di semplificare il vetro elettrocromico diventando un film a stato solido, con uno spessore molto contenuto (minore di 8 micron), che si può depositare su un unico substrato (anziché due, come nei vetri elettrocromici commerciali), abbattendo l’impatto delle emissioni derivanti dal classico processo di produzione di questa tecnologia.
Inoltre, hanno messo a punto un processo in cui tutte le fasi di fabbricazione avvengono a temperatura ambiente, conseguendo da un lato la riduzione dei consumi energetici del processo e dall’altro la possibilità di utilizzare anche substrati polimerici flessibili, ampliando le prospettive di impiego in ambiti differenti, dal settore delle costruzioni ai trasporti.
Tali ricerche e promettenti risultati sperimentali hanno trovato ampio spazio nel progetto europeo Interreg IPA ADRION, che oltre a coinvolgere il Politecnico di Bari (capofila) ha incluso, nella forma di consorzio, la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri: Università di Lubiana (Slovenia); Università di Patrasso (Grecia); GAL Molise “Verso il 2000”, le organizzazioni, Biznes (Albania), Smart Village (Bosnia), e NOVUS (Macedonia del Nord).
Con un focus principale dedicato ai materiali innovativi come sistemi elettrocromici e termocromici, e strumenti ICT dedicati all’efficienza energetica, “Finestrae” intende rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra gli Stati membri dell’UE e i Balcani occidentali e contribuire alle sfide della transizione energetica e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo.
Inoltre, questa collaborazione inedita, tra competenze scientifiche e operative, rappresenta un’opportunità unica per promuovere trasferimento tecnologico, creazione di occupazione, supporto all’imprenditorialità e diffusione della consapevolezza energetica tra i cittadini.
L’iniziativa Interreg, promossa e sostenuta dall’UE con un budget totale di 1.750.407,20 euro, sarà presentata, nella sala eventi dell’incubatore BINP del Politecnico di Bari (campus universitario), venerdi, 4 luglio, ore 10,00.
Programma e partecipazioni.
Ore 10:00. Stefania Liuzzi (PoliBa), Presentazione del Progetto FENESTRAE
Ore 10,15. 1° Panel: lo stato dell’arte nella ricerca su involucri e finestre «smart». Alessandro Cannavale (PoliBa), Francesco Fiorito (PoliBa), Paola Lassandro (CNR-ITC), Marco Mazzeo (UniSalento), Michele Zinzi (ENEA.
Ore 11:30. 2° Panel: “Involucri «smart» come opportunità di innovazione”. Vincenzo De Carlo (ÈKASA Group srl), Lorenzo Lafronza (Master Italy srl), Antonio Sacchetti (TERA srl), Antonio Stragapede (OAPPC Bari).
Ore 12:30. 3° Panel: supportare l’innovazione d’impresa Patrizio Altieri (BINP), Gianna Elisa Berlingerio (Regione Puglia, Dip. Sviluppo Economico), Tiziana Valerio (DHITECH)
La scheda. Il progetto “FENESTRAE” è finanziato dall’UE, nell’ambito del primo bando del Programma Interreg IPA ADRION 2021 – 2027 – Asse 1, “Supportare una regione Adriatico-Ionica più smart”, Obiettivo specifico prioritario del programma “1.1 Sviluppare e potenziare le capacità di ricerca e innovazione e l’adozione di tecnologie avanzate”, con un budget totale di 1.750.407,20 €, si concluderà nel 2027.