Quacquarelli Symonds pubblica la nuova edizione della prestigiosa graduatoria mondiale delle università. L’ateneo pugliese scala posizioni rispetto agli anni passati: è al 209esimo posto per numero di citazioni. Nel ranking generale è secondo tra gli atenei del Sud Italia
Gli analisti di Quacquarelli Symonds, azienda britannica specializzata nel settore educazione e studio, certificano che il Politecnico di Bari continua a salire nella classifica mondiale delle migliori università. Nell’edizione 2022 del World University ranking, una delle graduatorie di settore più prestigiose a livello internazionale, l’ateneo pugliese è nella fascia che va dal 701 al 750esimo posto su 1.300 atenei top, mentre l’anno scorso era in zona 751-800esimo e, quello prima, si piazzava 801-1000esimo. E tra le università italiane, è la seconda nel Mezzogiorno.
Dei sei indicatori utilizzati per la valutazione, che spaziano dai sondaggi negli ambienti accademici al rapporto numerico tra gli studenti e i docenti, il Politecnico eccelle, in particolare, in quello delle citazioni scientifiche: in questo ambito, infatti, sale fino al 209esimo posto della classifica.
«Il nuovo Qs World University Ranking conferma la qualità del lavoro che si continua a svolgere nel nostro ateneo – commenta il rettore, Francesco Cupertino – sia sul piano della formazione sia su quello della ricerca scientifica. Un grande plauso, perciò, a tutta la comunità del Politecnico di Bari – aggiunge il rettore – che continua, in ogni condizione, a lavorare per migliorarsi anno dopo anno, e contribuire così alla realizzazione dei nostri studenti e allo sviluppo del territorio e del Paese».
Complessivamente, Quacquarelli Symonds utilizza per la graduatoria generale tutti e sei i criteri di valutazione: la reputazione accademica, basata sulle risposte al sondaggio di oltre 130.000 universitari; la reputazione secondo i datori di lavoro, sul rapporto tra università e occupazione dei laureati; le citazioni per ricercatore o docente; il rapporto numerico tra docenti e studenti; il numero dei docenti internazionali rispetto al totale; gli studenti internazionali.
In questa nuova edizione del ranking, QS elenca le migliori 1300 università del mondo – 145 in più rispetto all’edizione dello scorso anno – in 97 paesi. La selezione ha riguardato 6415 atenei, risultati eleggibili per l’analisi del sondaggio, 1705 dei quali sono stati valutati per la classifica finale.
Il MIT – Massachusetts Institute of Technology di Boston, negli Stati Uniti, si conferma prima università in classifica da oltre un decennio. Al secondo posto si trova Oxford (Regno Unito) e, a seguire, Stanford (Usa) e Cambridge (Regno Unito) a pari merito e Harvard (Usa). La prima tra le università italiane è il Politecnico di Milano, che ottiene il 142esimo posto nella graduatoria mondiale. Tra le università del Sud, la prima è la Federico II, di Napoli.
I risultati rappresentano la distribuzione e la performance di 14,7 milioni di pubblicazioni accademiche pubblicate tra il 2015 e il 2019 e 96 milioni di citazioni ricevute da tali articoli. Rappresentano anche le opinioni di oltre 130.000 docenti accademici e oltre 75.000 datori di lavoro