I temi selezionati vincitori: La combustione in un motore ad idrogeno; Decarbonizzazione e tecnologie ad idrogeno; Calcestruzzo: materia prima per accumulo calore. L’evento ha ricordato il prof. Ruggiero, Presidente ATI, Rettore del Politecnico di Bari, pioniere dell’ingegneria meccanica in Puglia
Emanuele Bartolomeo Porcelli, Nicola Misceo e Michele Gambacorta sono i tre giovani ingegneri premiati dalla Commissione (Presidente, prof. Nicola Laforgia) del Premio di Laurea “Umberto Ruggiero”, 1 edizione.

L’iniziativa, sostenuta dall’Associazione Termotecnica Italiana, sezione di Puglia e Basilicata, nata per ricordare l’indimenticato Presidente nazionale dell’Associazione, prof. Umberto Ruggiero, nonché Rettore del Poliba, ha inteso premiare e sostenere giovani ingegneri e architetti che con la propria tesi di laurea si distinguono e approcciano al mondo della ricerca e della tecnica con proposte e soluzioni sperimentali di indubbia qualità.
La premiazione si è tenuta giovedì, 11 dicembre, nell’aula magna “Attilio Alto” del Politecnico. Il ricordo e le testimonianze dei relatori sul prof. Ruggiero hanno anticipato la presentazione dei vincitori. In apertura, il prof. Antonio Ficarella, di UniSalento, Presidente ATI Puglia Basilicata, ha qualificato l’iniziativa dell’ATI a favore dei giovani laureati e ricordato la figura del suo Maestro dal quale ha ereditato la materia d’insegnamento: “Macchine”. Il Rettore Poliba, Umberto Fratino ha menzionato la competenza e l’umanità del suo predecessore, artefice della fondazione del Politecnico a Bari. Il Presidente Nazionale eletto ATI (in carica dal 1 gennaio), prof. Riccardo Amirante ha sottolineato l’intento di porsi nella continuità di Ruggiero per ATI. Appassionato e puntuale il ricordo del percorso professionale di Ruggiero di Domenico Laforgia, suo allievo, Presidente di AQP, anche con l’ausilio di tratti del format “Testimonianze” dedicato al docente del Poliba.
I vincitori (valore premio: 1.500 euro cadauno), hanno avuto l’opportunità di presentare ai presenti il loro lavoro di tesi con l’ausilio di slide esplicative.
Ecco chi sono con i relativi temi premiati.
Nicola Misceo, di Cellamare (BA), si è laureato al Politecnico di Bari in Ingegneria Energetica con la tesi “Indagine sperimentale sulle fiamme a getto di idrogeno originate da perdite da serbatoi in pressione”. Nel contesto della transizione energetica Misceo ha indagato sulle le tecnologie basate sull’idrogeno. “Queste – dice – sono considerate fondamentali per ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, il loro impiego richiede un’attenta valutazione degli aspetti di sicurezza, in particolare in caso di perdite da tubazioni e serbatoi in pressione. La mia tesi, condotta presso l’IMFT (Istituto di Meccanica dei Fluidi) di Tolosa (Francia), è stata incentrata sullo studio sperimentale del comportamento delle fiamme generate da perdite di idrogeno e ha consentito di evidenziate fenomeni molto diversi da quelli attesi nel caso di fiamme prodotte da combustibili convenzionali, in particolare per quello che riguarda la lunghezza della fiamma e le condizioni di accensione e spegnimento. Queste osservazioni permettono oggi di comprendere meglio i rischi associati all’uso dell’idrogeno e rappresentano un passo importante verso lo sviluppo di tecnologie energetiche più sicure e affidabili”.
Emanuele Bartolomeo Porcelli di Trani (BT), Laurea magistrale in Ingegneria Meccanica presso il Poliba (curriculum automobilistico), con la tesi “Simulazioni CFD di un motore a combustione interna con iniezione diretta di idrogeno” invece, ha indagato sulla alimentazione dei motori tradizionali con idrogeno.
“Negli ultimi anni – premette – il settore dei trasporti sta sperimentando combustibili alternativi come l’idrogeno. Il lavoro svolto, in collaborazione con l’ITV (RWTH Aachen University, Germania), analizza la combustione di Idrogeno in un motore mono-cilindro tramite simulazioni e propone un nuovo modello di combustione turbolenta che include gli effetti termo-diffusivi peculiari delle fiamme d’idrogeno, migliorando le previsioni rispetto al modello iniziale con indubbi vantaggi”.
Michele Gambacorta di Bari, laureamagistrale in Ingegneria Energetica al Poliba infine, con la tesi, “Accumulo di energia termica nel calcestruzzo: approcci di progettazione numerico-sperimentale accoppiati”, si è approcciato ad uno studio dedicato al calcestruzzo per un nuovo e diverso utilizzo rispetto al tradizionale uso nelle costruzioni.
“Questa tesi – spiega – indaga l’uso del calcestruzzo come materiale di accumulo di calore per applicazioni in ambito di energia termica ad alta temperatura. Il lavoro è strutturato attorno a due approcci complementari: sperimentale e numerico. Integrando dati sperimentali e approfondimenti numerici, il lavoro ha inteso individuare strategie efficaci per migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la durabilità dei sistemi di accumulo di energia termica”.
Alla cerimonia sono inoltre intervenuti: prof. Primiano Di Nauta, Università di Foggia, dott.ssa Elda Perlino, Assessora al Clima, alla transizione ecologica e all’Ambiente, Comune di Bari; dott. Beppe Bratta, Presidente Distretto Regionale “La nuova Energia”; Dott. Mario Aprile, Presidente Confindustria Bari – BAT; Dott. Ettore Ruggiero per la famiglia Ruggiero a ricordo del padre.
ATI, Associazione Termotecnica Italiana, attiva dal 1918 si costituisce legalmente nel 1947. Dalla sua costituzione ad oggi, l’ATI ha svolto un fondamentale ruolo nel promuovere, presso le Università, il mondo produttivo, la pubblica amministrazione, lo studio della termotecnica divenendo presto un polo di aggregazione di organismi attivi. L’articolata presenza sul territorio, attraverso 16 Sezioni, ha permesso all’ATI di svolgere un’ampia azione di disseminazione della cultura termo-energetica, raggiungendo in breve tempo il prestigio necessario per interloquire autorevolmente con le strutture pubbliche
Il premio, sostenuto dalla Sezione ATI di Puglia e Basilicata, si rivolge ai giovani ingegneri e architetti di Puglia, Basilicata che hanno sviluppato la propria di tesi di laurea su temi che riguardano i settori dei sistemi per l’energia e l’ambiente e della fisica tecnica.








