“Brilla la stella italiana della Space economy”
I docenti del Politecnico di Bari Antonio Messeni Petruzzelli e Umberto Panniello intervistati da Alberto Di Minin sul tema della Space Economy.
Nòva è il supplemento del Sole 24 Ore dedicato ai temi della ricerca, dell’innovazione e della creatività.
Per Nòva, Alberto Di Minin è autore della rubrica “#Fuoriclasse”.
L’economia dello spazio si divide in due “emisferi”: dallo spazio alla terra e dalla terra allo spazio. “Oggi – spiegano i due docenti del Politecnico – siamo molto concentrati sulla prima: la valorizzazione di tecnologie nate in ambito Space per farne uso in ambito terrestre, quali per esempio i sistemi di geolocalizzazione o l’agricoltura di precisione. La più grossa fetta di attività di business dallo spazio alla terra è rappresentata dai satelliti. Il ruolo forte delle politiche pubbliche è costruire e sollecitare questa domanda, perché in qualche modo le tecnologie, cioè la parte dell’offerta, ci sono”.
Dalla terra allo spazio, invece? “Fa riferimento ad un modello di economia dello spazio più emergente, per esempio le basi lunari, i viaggi interspaziali, tutte quelle soluzioni che si occupano di sviluppare soluzioni per migliorare ad esempio la vita sulle stazioni spaziali. Per esempio, la macchinetta realizzata da Lavazza insieme ad Argotec che permette agli astronauti di bere un normale caffè espresso nello spazio. Qui il ruolo del pubblico è davvero determinante e serve a stimolare una serie d’iniziative e di imprese che possano muoversi ed entrare in questo settore”.
Leggi tutto l’articolo su NOVA.