Architettura e arredo. I manufatti potrebbero replicarsi in tutte le stazioni della rete FSE
Ferrovie del Sud Est e il Dipartimento di Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari collaborano per cambiare il volto delle stazioni. La prima è quella di Bari–Ceglie Carbonara, dove, da qualche settimana, si sono conclusi i lavori di ristrutturazione e restyling. Un modello di sperimentazione e di collaborazione quello tra Ferrovie del Sud Est e Poliba che guarda al futuro, facendo ricorso a materie prime locali e avvalendosi del supporto di aziende pugliesi.
I prototipi Poliba.
Per questa stazione sono stati realizzati due prototipi: la pensilina “cornice” e la panca “nastro”, secondo i disegni ideati (Disegno o Modello Comunitario registrato EUIPO, Alicante il 12/06/2021 N° 008574818-0001) dal prof. arch. Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari, resi esecutivi dall’arch. Marco Stigliano e l’ing. Michele Masciavè, e realizzati dalla Pi-Mar srl di Cursi (Lecce) in collaborazione con altre aziende artigianali locali.
La pensilina “a cornice”.
La pensilina “cornice” deve il suo nome alla sua forma che richiama una grande cornice rettangolare “sospesa” da terra. La geometria della “modanatura” è definita dalla forma di due sedute specchiate e opposte. La “cornice” si interrompe in mezzeria della base per consentire il passaggio centrato degli utenti da entrambi i lati. La “cornice” è sospesa su una struttura a telaio di acciaio zincato a caldo e si conclude superiormente con una copertura in vetro strutturale, per una larghezza totale di circa 3 metri, a protezione dalle acque meteoriche. Dalle dimensioni di massimo ingombro pari a circa 627×302 cm per un’altezza max di circa 377 cm, la pensilina consente di avere dodici posti a sedere coperti. I materiali costituenti sono tre: acciaio zincato per la struttura portante, pietra ricomposta per la “cornice” portata e vetro strutturale per la copertura.
L’intera pensilina, nella parte fuori terra, è concepita per essere montata e smontata in quanto globalmente imbullonata in ogni sua componente. Per consentire il miglior deflusso delle acque piovane sulla superficie di seduta delle panche i blocchi componenti, situati alla base della “cornice”, sono inclinati di pochi millimetri verso il centro della pensilina. L’intero sistema di arredo urbano è stato pensato, nella sua saldezza strutturale e nella qualità dei materiali usati, per una durata di vita d’esercizio molto lunga. La pensilina è calcolata per essere usata sia come elemento ferroviario, sulle banchine dei treni, sia in qualsiasi contesto urbano. Il suo miglior utilizzo potrebbe essere associato all’atto di “incorniciare” le migliori vedute paesaggistiche dei luoghi per coniugare il tempo dell’attesa con quello del piacere di volgere lo sguardo verso il panorama specifico del sito o verso porzioni di un contesto a volte poco facile da comprendere e interpretare.
La panchina “a nastro”.
Concepita per essere al contempo panchina e stallo per le biciclette le cui ruote possono inserirsi tra le pieghe curvilinee del ricciolo del nastro, la panchina, in virtù della sua geometria modulare può espandersi senza soluzione di continuità, essendo costruita da moduli a “C” componibili all’infinito. L’opera è frutto dell’esito di una ricerca decennale portata avanti dal Politecnico di Bari, nel Dipartimento DICAR, sul tema dell’architettura litica ove i blocchi sono costituiti da pietra ricomposta ovvero da malta e residui di polveri di pietra leccese conformati in appositi stampi cementizi per un approccio green e rispettoso dell’ambiente.
L’impegno di FSE.
Bari Ceglie-Carbonara e Adelfia sono le prime due fermate della linea ferroviaria 1bis “Mungivacca-Putignano” dove Ferrovie del Sud Est ha realizzato interventi per abbattere le barriere architettoniche e facilitare l’accesso al treno. In entrambe sono stati innalzati i marciapiedi in modo da facilitare la salita e la discesa dei passeggeri dal treno, è stata adeguata la segnaletica, sono stati installati percorsi tattili per ipovedenti e curate le aree verdi.