La cerimonia. L’ultima “lezione” del docente, che ha guidato il Poliba dal 2009 al 2013, dal titolo,”Troppe microimprese in Italia? Possibili cause e probabili conseguenze”, è stata dedicata al mondo delle piccole imprese.
C’era la comunità del Politecnico, nell’atrio “Cherubini”, nel campus universitario, lo scorso venerdì, 26 novembre: docenti, colleghi, studenti ed ex studenti, amministrativi, tecnici in occasione del saluto ufficiale al prof. Nicola Costantino, Rettore del Politecnico di Bari dal 2009 al 2013, in occasione del suo pensionamento. E c’erano, tra gli altri, l’ex Rettore e fondatore del Poliba, prof. Umberto Ruggero, assieme all’ex preside di Ingegneria, prof. Alfredo Sollazzo e l’attuale Rettore, prof. Francesco Cupertino.
Proprio Cupertino, intervenendo, nella presentazione della cerimonia, a nome dell’intera comunità del Poliba, ha tenuto a ringraziare molto il prof. Costantino per il “prezioso contributo professionale e umano reso al Politecnico e al Territorio, in questi lunghi anni di onorato servizio. Faremo tesoro del suo insegnamento, profuso con l’esempio di docente capace e di Rettore illuminato, che ha guidato il nostro ateneo negli anni di grande cambiamento del sistema universitario e lo ha traghettato nel futuro. Né dimenticheremo – ha concluso – il suo stile pacato, l’affabilità, il garbo impeccabile in tutte le relazioni istituzionali e personali”.
E il prof. Costantino, ordinario di Ingegneria Economico Gestionale al Politecnico di Bari, non si è fatto attendere con una lezione aperta, l’ultima ufficiale, a tutta la comunità del Poliba dal titolo, “Troppe microimprese in Italia? Possibili cause e probabili conseguenze”, di particolare interesse e attualità in questo momento di grande trasformazione. Al centro delle sue comparazioni e valutazioni, soprattutto con la Germania, la microimpresa e gli effetti che essa produce sull’economia e sull’occupazione. In Italia, le microimprese, quelle cioè che si caratterizzano da 1 a 9 dipendenti, raccolgono il 43% dei lavoratori. La microimpresa si è caratterizzata nel tempo con limitata produttività e da una gestione pressoché familiare. Il familismo amorale (propria dell’atteggiamento familiare titolare d’impresa) che ne deriva, rappresenta un limite sociologico, che, unito all’inadeguatezza del sistema fiscale (che ha favorito il lavoro in nero) e ad un sistema normativo bisognoso di rinnovamento, ha favorito una barriera produttiva di comparto. Inoltre, il muro di cristallo, tra la piccola impresa (fino a 15 dipendenti) e la grande impresa ha determinato trattamenti e comportamenti diversi nei confronti dei lavoratori da parte dei datori di lavoro. Il recupero di produttività – secondo Costantino – passa attraverso la crescita della dimensione media delle imprese e la conseguente diminuzione delle microimprese. Decisi interventi normativi e fiscali potrebbero avere effetti significativi su quella dimensione imprenditoriale. Alla lezione si è unito l’intervento del professor Vito Pinto, Ordinario di Diritto del Lavoro al Dipartimento di Economia dell’Università di Bari “Aldo Moro” .
Il prof. Nicola Costantino, ingegnere, è stato il quinto Rettore nella storia del Politecnico di Bari. Autore di circa trecento pubblicazioni a carattere internazionale e nazionale, prevalentemente sui temi del supply chain management e del construction management, ha svolto attività di ricerca e didattica in U.S.A., Regno Unito, Danimarca, Spagna, Cina. In qualità di direttore tecnico di una delle maggiori imprese generali di costruzioni italiane, ha curato la realizzazione di importanti opere di ingegneria industriale e civile in Puglia e Basilicata (centrale Enel di Brindisi Sud, numerose centrali telefoniche, centri di meccanizzazione postale, nuova chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, ecc.). È stato consigliere di amministrazione di Tecnopolis Novus Ortus e del Centro Laser di Bari. Dal 2014 al 2016 è stato Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese S.p.A.. Attualmente è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Retegas Bari S.p.A. e componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.