Luca Abete ha incontrato gli studenti nel Campus Quagliariello coinvolgendoli in un talk sul futuro da costruire e sulle motivazioni necessarie. Premiato Giovanni Bellino, laureato in Ingegneria Meccanica, che progetta soluzioni innovative per persone con disabilità
Bari, 10 maggio 2022 – Un’idea di futuro sempre più tecnologico, ma allo stesso tempo profondamente umano, che lasci spazio alla dimensione del confronto, della condivisione delle idee, dell’importanza di inseguire sempre i propri sogni.
Gli studenti del Politecnico di Bari oggi si sono raccontati, ma hanno posto anche tante domande, durante il talk di NonCiFermaNessuno, tour motivazionale per studenti universitari ideato e condotto dall’inviato di Striscia la notizia, Luca Abete, che in mattinata ha fatto tappa nel Campus Quagliariello.
Tra selfie di rito, curiosità e aneddoti, i ragazzi si sono confrontati con Luca Abete sui temi delle aspirazioni personali, dell’importanza delle competenze, ma soprattutto delle giuste motivazioni. In una società che rischia di diventare troppo veloce, infatti, la competitività deve essere riportata ad una dimensione di sostenibilità: non un’affannosa ricerca del successo a tutti i costi, ma un allenamento per sviluppare la capacità di confrontarsi, innanzitutto con sé stessi, imparando anche dai propri errori.
Su questi temi, Abete si è trovato in sintonia con il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, che ha invitato studenti a vivere la competizione in modo sano, a partire da un confronto costante con sé stessi. «Dobbiamo sempre lanciare il cuore oltre l’ostacolo – ha detto il rettore ai ragazzi – e voi siete testimoni del fatto che cerchiamo di farlo, come Politecnico, nei campi più avanzati della tecnologia».
«La Puglia è stata per secoli una regione votata all’agricoltura e alla manifattura – ha spiegato Cupertino agli studenti – e poi si è scoperta una terra di innovazione nel settore aerospaziale, un luogo ricco di talenti dove oggi è possibile costruire satelliti di ultima generazione. La più grande azienda italiana in questo campo è pugliese – ha aggiunto Cupertino – e c’è un grande progetto per trasformare l’aeroporto di Grottaglie nel primo spazioporto europeo. Questo progetto – ha concluso il rettore – è stato realizzato sulla base di uno studio nato qui al Politecnico di Bari, perché è con le buone idee e con la capacità di concretizzare sogni visionari cha abbiamo sempre contribuito a dare nuova prospettiva alla nostra regione e in questo solco vogliamo continuare, per costruire insieme il nostro futuro».
Il momento più coinvolgente della manifestazione è arrivato quando il rettore ha consegnato il Premio NonCiFermaNessuno “per la miglior storia di resilienza” a Giovanni Bellino, ex studente del Politecnico laureato in Ingegneria Meccanica, affetto da una grave forma di disabilità causata da una terribile malattia. «Per il brillante percorso di studi portato a termine con straordinaria forza di volontà e non comune coraggio», ha detto Luca Abete leggendo le motivazioni con cui il Politecnico ha proposto Belino per il riconoscimento. «E per le esemplari doti umane e relazionali;, nonché per le sue qualità professionali che gli hanno consentito di vincere numerosi e prestigiosi premi a livello nazionale e internazionale».
Giovanni Bellino, infatti, ha messo al servizio degli altri le sue
competenze, l’esperienza sul campo e la sua voglia di trovare soluzioni ad una
realtà troppo spesso sfavorevole per le persone con disabilità. Lo ha fatto
innanzitutto dedicandosi, negli ultimi vent’anni, alle attività di Parent
Project, un’associazione di pazienti e genitori che finanzia la ricerca per
curare le distrofie muscolari e migliorare la qualità di vita dei pazienti,
della quale è attualmente il delegato per la Puglia.
Anche grazie a questo impegno, l’ingegnere barese ha potuto meglio coltivare la sua passione per la meccanica, un chiodo fisso fin dalla sua infanzia e in particolare il mito della Ferrari. Al Politecnico Giovanni ha conseguito prima la laurea triennale in Ingegneria Meccanica, nel 2015, con una tesi sulla progettazione di un sedile per aerei di linea per persone con gravi limitazioni fisiche e poi quella magistrale, nel 2019, nella quale ha analizzato le prestazioni di una turbina per produrre energia dal moto ondoso.
Proprio grazie a quest’ultima tesi, è arrivato secondo al premio di
laurea GOI 2020, indetto dall’Università di Brescia per le tesi magistrale
conseguite dagli studenti diversamente abili. Quindi ha conseguito
l’abilitazione alla professione, nel 2020 e nello stesso anno ha guadagnato il
terzo posto, insieme a due amici, in un hackathon per trovare soluzioni
innovative nel monitorare il decorso della sclerosi multipla, finanziato da
Novartis.
Infine ha vinto l’edizione 2021 di MaketoCare, il contest di Sanofi Italia per promuovere iniziative che migliorino la vita delle persone con disabilità. Il progetto si chiama Camera Libera Tutti ed è un modello innovativo di stanza d’albergo inclusiva: accessibile, accogliente e funzionale sul piano strutturale e tecnologico, curata nel design e nei dettagli architettonici: un mix di elementi socialmente utili e dal grande potenziale commerciale, su misura per clienti con disabilità ma adatto anche a tutti gli altri, destinato ad operatori alberghieri che guardano al futuro.
Bellino ha partecipato al progetto in un team multidisciplinare composto da ingegneri, architetti, designer, esperti di marketing. Un ulteriore esempio, sul piano della capacità di mettere in condivisione competenze diverse, con lo sguardo al futuro, per superare i limiti individuali.