Firmato un accordo tra il Politecnico di Bari e Confagricoltura Puglia. Il nuovo incubatore Boosting Innovation in Poliba selezionerà startup e imprese innovative. La categoria punta molto sui giovani
Bari 25 luglio 2022 – Favorire la nascita di startup e società spin off ad alto contenuto tecnologico nel settore dell’agricoltura, per aiutare giovani talenti e imprenditori locali a rilanciare le produzioni e le filiere tipiche della Puglia. È il principale obiettivo dell’accordo di collaborazione per attività di ricerca e consulenza firmato oggi al Politecnico di Bari dal rettore, Francesco Cupertino e dal presidente di Confragricoltura Puglia, Luca Lazzàro.
L’associazione di categoria selezionerà imprese nascenti con idee di business interessanti o aziende già avviate e intenzionate a riposizionarsi sul mercato, che accederanno ad un percorso di innovazione e di sviluppo nel nuovo incubatore universitario Boosting Innovation in Poliba – costituito di recente da Politecnico, Confindustria e Ance delle province di Bari e Bat.
«L’agricoltura è un settore fondamentale per la Puglia – dichiara il rettore Cupertino – che merita la massima attenzione e il supporto necessario allo sviluppo delle nostre imprese sui nuovi mercati. Come Politecnico del Sud Italia – aggiunge – sentiamo il dovere di valorizzare questo patrimonio di antiche competenze con le opportunità delle nuove tecnologie e dei nuovi modelli produttivi. Attraverso l’incubatore – spiega il rettore – vogliamo supportare soprattutto le piccole e medie imprese, che spesso hanno grandi potenzialità di innovazione, ma non riescono a sostenere i necessari investimenti in ricerca e sviluppo. Insieme a Confagricoltura – conclude Cupertino – avviamo dunque un modello di collaborazione che possa essere di riferimento per tutti i settori strategici della nostra economia».
L’accordo prevede una collaborazione sui temi dell’agricoltura sostenibile e di precisione; le tecnologie abilitanti 4.0 nei contesti produttivi, di trasformazione, di conservazione e di commercializzazione dei prodotti agroalimentari; la sperimentazione di criteri di economia circolare; le soluzioni avanzate di robotica, sensoristica, comunicazione e intelligenza artificiale che riducano i rischi per la salute dei lavoratori e per l’ambiente; i sistemi di diagnostica continua in grado di individuare precocemente o di prevedere lo sviluppo di fitopatie come la Xylella; metodi di tracciabilità analitica delle produzioni agroalimentari e per l’identificazione dell’origine dei prodotti agroalimentari.
Alla firma dell’accordo erano presenti, per il Politecnico, anche i professori Vito Gallo, docente di Chimica, responsabile scientifico dell’accordo e Antonio Messeni Petruzzelli, docente di Ingegneria Economico gestionale, presidente del consiglio di amministrazione dell’incubatore.
Per Confagricoltura, il primo passo sarà selezionare le imprese da incubare, una decina secondo il presidente Lazzàro: «L’innovazione e la digitalizzazione sono due processi oggi alla base dello sviluppo delle aziende agricole che vogliono piazzarsi negli scenari globali e del territorio, basti pensare che solo il vino e l’olio in Puglia valgono oltre un miliardo di euro. Come Confagricoltura – ha aggiunto Lazzàro –puntiamo molto sull’innovazione, infatti con questa convenzione vogliamo agevolare l’evoluzione verso l’agricoltura di precisione 4.0 e favorire l’ingresso di giovani in agricoltura, una presenza fondamentale per la competitività del settore e per contrastare lo spopolamento delle aree rurali e montane».
Per realizzare gli obiettivi dell’accordo, oltre alle attività dell’incubatore, si potranno organizzare percorsi di formazione per gli associati di Confagricoltura e corsi specialistici post lauream aperti al pubblico sui temi di interesse comune; programmi congiunti di studio e ricerca, partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e internazionali; borse di studio e tesi di laurea, tirocini e stage per gli studenti del Politecnico, iniziative di sperimentazione e casi pilota, incluse commesse di ricerca; consulenze tecnico-scientifiche, assegni e dottorati di ricerca.