Il Piano Strategico d’Ateneo 2024-2026. Il Rettore Francesco Cupertino: «La sfida del prossimo triennio è mettere gli strumenti dell’innovazione al servizio delle piccole e medie imprese, puntando sui settori di domani, ma serve anche uno sforzo congiunto per rendere Bari una vera città universitaria
25 settembre 2023
Far crescere startup, portare l’innovazione alle piccole medie e imprese del territorio e migliorare i servizi urbani per rendere Bari una città in grado di attrarre imprese e talenti da tutta Italia e dall’estero. Sono queste alcune delle priorità per lo sviluppo futuro del Politecnico di Bari espresse dal Magnifico Rettore, Francesco Cupertino in occasione del primo tavolo di lavoro del percorso verso il nuovo Piano Strategico di Ateneo 2024-2026. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione degli stakeholder del territorio, istituzioni e categorie economiche in primis, si è svolto questa mattina (25 settembre) al Teatro Margherita di Bari e si è sviluppato attorno al tema: “Il Politecnico di Bari come motore di sviluppo del Territorio. Quale futuro per l’industria regionale? Come coniugare sviluppo, tutela dei patrimoni e rigenerazione urbana?”.
L’Ateneo – si è detto – ha portato in dote i risultati raggiunti negli ultimi anni sul fronte dell’innovazione e del trasferimento tecnologico verso le imprese: dall’apertura dell’incubatore per startup innovative BINP – Boosting Innovation in Poliba, promosso insieme ad ANCE e Confindustria Bari-BAT, ai 16 laboratori di ricerca avviati in collaborazione pubblico-privato con importanti realtà industriali. Un modello che ora, secondo la visione del Politecnico di Bari, va allargato coinvolgendo il tessuto imprenditoriale diffuso e puntando sui settori strategici che guardano al futuro.
«Abbiamo accumulato un’esperienza preziosa nelle collaborazioni con le grandi aziende, dal successo dell’incubatore BINP ai numerosi laboratori di ricerca pubblico-privato avviati” – ha dichiarato il Rettore, Cupertino. La sfida del prossimo triennio – secondo il Rettore, è mettere questi strumenti al servizio delle piccole e medie imprese che formano il tessuto produttivo di questo territorio, aiutandole ad accedere alle soluzioni più innovative e a elaborare strategie per accedere a settori di mercato in espansione, anche costruendo nuove sinergie tra di loro. “Dobbiamo dare un futuro tecnologico alla Puglia – ha proseguito – puntando sui settori di domani come le tecnologie legate alle energie rinnovabili, ambito in cui il Politecnico è capofila nazionale del partenariato esteso Nest – Network 4 Energy Sustainable Transition finanziato dal Pnrr, l’aerospazio, un distretto che in Puglia vale 1,5 miliardi di euro, la mobilità sostenibile, la tutela dei patrimoni, l’agritech, comparto strategico per lo sviluppo di tutto il Mezzogiorno, e il Made in Italy».
Ma per Cupertino è necessario anche uno sforzo congiunto, in sinergia con le istituzioni e le realtà imprenditoriali, per rendere Bari una città davvero universitaria, attrattiva verso imprese e talenti: «Dobbiamo incrementare la capacità di accoglienza di ricercatori e studenti – ha sostenuto – costruendo una rete di trasporto pubblico competitiva e allargando l’offerta di alloggi a prezzi sostenibili. Il progetto di trasformazione dell’ex caserma Magrone in un grande campus con laboratori e residenze, in grado di attrarre imprese e talenti internazionali, è un tassello di un percorso più ampio da costruire, che concorra a migliorare la qualità della vita in città e contribuisca alla crescita del Politecnico e di Bari, offrendo spazi adeguati alla ricerca, la didattica e la residenzialità dei talenti, ricercatori e studenti fuori sede».
Qui il link di “Verso Poliba 2026”, https://versopoliba2026.poliba.it attraverso il quale è anche possibile inviare contributi utili alla redazione del nuovo Piano Strategico di Ateneo.