Ne fanno parte i leader intellettuali emergenti del Canada (dove è anche docente). Le sue ricerche riguardano in particolare i nuovi materiali per l’edilizia
13 settembre 2023
Il professor Umberto Berardi, ordinario di Fisica tecnica ambientale al Politecnico di Bari, è diventato membro della prestigiosa Royal Society of Canada’s College of New Scholars, Artists and Scientists. Ne dà notizia l’ufficio stampa della Toronto Metropolitan University (TMU), dove Berardi, 39 anni, è anche docente al dipartimento di Scienze dell’Architettura. Le sue ricerche riguardano i nuovi materiali, in particolare i sistemi innovativi per l’edilizia sostenibile, in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e contrastare il cambiamento climatico.
Per la sua attività scientifica, apprezzata a livello internazionale, Berardi ha meritato un posto nel prestigioso College, riservato a personalità eccellenti del mondo accademico e scientifico canadese. La Royal Society of Canada (RSC) è infatti una fondazione sotto il patrocinio personale del Governatore Generale del Canada (che rappresenta il capo dello Stato), ha sede ad Ottawa, la capitale federale del Canada e riunisce illustri studiosi, letterati, scienziati e artisti canadesi. L’obiettivo della Royal Society è promuovere la cultura umanistica e scientifica, i risultati della ricerca e consigliare il governo e le istituzioni su questioni culturali e scientifiche di interesse pubblico.
Nel 2014, la RSC ha istituito il College of New Scholars, Artists and Scientists, per rappresentare la generazione emergente di leader intellettuali in Canada. Il College elegge ogni anno nuovi membri, tra coloro che hanno dimostrato un alto livello di risultati nelle prime fasi della loro carriera. «Questo nomina è un’ottima notizia anche per il nostro Politecnico – commenta il rettore, Francesco Cupertino – perché ben rappresenta l’alta qualità dei nostri docenti e l’impatto internazionale della loro ricerca. Al professor Berardi – conclude il rettore Cupertino – vanno le mie personali congratulazioni e quelle di tutta la comunità del Politenico di Bari».