Riconoscimenti. Cerimonia nel Salone degli Specchi della Prefettura di Bari
6 giugno 2023
Da Cavaliere della Repubblica Italiana (1969) conferito dall’allora Presidente, Giuseppe Saragat a Commendatore della Repubblica (2023), attribuito dal Presidente in carica, Sergio Mattarella. Prima, e nel mezzo, la straordinaria vita universitaria e professionale del prof. Umberto Ruggiero, vero monumento e pioniere dell’ingegneria meccanica in Puglia, e, soprattutto, artefice e promotore del Politecnico di Bari, a cui è legato indissolubilmente.
La seconda e prestigiosa onorificenza (caso raro) gli è stata conferita dal Capo dello Stato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Prefetto di Bari, Antonella Bellomo e dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, nel corso della affollatissima e partecipata cerimonia tenutasi lo scorso 1 giugno nel Salone degli Specchi della Prefettura di Bari.
Il Rettore, Cupertino, nell’occasione, ha tenuto a porgere pubblicamente al professor Ruggiero, suo predecessore, “le più sincere congratulazioni, con tutta la stima e l’affetto della Comunità del Politecnico di Bari”.
Nel corso della cerimonia sono stati attribuiti anche altri riconoscimenti a cittadini volti a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.
Il prof. Umberto Ruggiero, classe 1927, 96 anni dallo scorso 30 maggio, vanta una storia vissuta nell’università, per l’università. Tra i primi laureati in ingegneria a Bari, professore ordinario di “Macchine” è stato artefice dell’istituzione del corso di laurea in ingegneria meccanica in Puglia, nonché suo Presidente. Fondatore del Centro Studi Economia Applicata all’Ingegneria (CSEI), poi “Universus”, è stato fondamentale protagonista e promotore della realizzazione di un antico progetto di inizio ‘900: il Politecnico a Bari, terzo d’Italia, fiore all’occhiello del suo operato. Ne diventerà anche Rettore, secondo della sua storia, dopo il mandato del prof. Attilio Alto. Professore emerito del Politecnico, decano degli ingegneri di Puglia, è stato Consigliere e Presidente dell’Ordine Regionale degli Ingegneri. Presidente onorario dell’Associazione Termotecnica Italiana, è autore di 90 memorie scientifiche, 3 libri e due brevetti.