ATOS INAUGURA LA NUOVA SEDE DI BARI «ORA ABBIAMO UN DISTRETTO DELL’IT»

Assunte 130 persone, altre 270 previste entro il 2024. Il rettore Cupertino incontra in azienda dieci neolaureati del Politecnico: La collaborazione pubblico – privato accelera l’innovazione e favorisce le nuove competenze

Bari, 14 gennaio 2023

Atos Italia apre una sede a Bari e già programma nuovi investimenti. Lo ha annunciato ieri Giuseppe Di Franco, amministratore delegato dell’azienda specializzata nei processi di trasformazione digitale, durante una conferenza stampa di presentazione della struttura, del personale addetto e dei progetti per il prossimo futuro.

«Abbiamo assunto 130 persone e contiamo di arrivare a 400 entro il 2024», ha dichiarato il manager, sottolineando come questo rappresenti «un elemento strategico per gli obiettivi della nazione» e come la città di Bari «entri a pieno titolo nei programmi di sviluppo aziendale». Atos infatti è leader globale nel settore digitale, con 1.600 dipendenti in Italia nelle sedi di Milano, Roma, Napoli, Bologna e, ora, la nuova sede di Bari nel quartiere Poggiofranco. Tra le molte attività che Atos svolge, è fornitore tecnologico del supercalcolatore ‘Leonardo’, il quarto più potente al mondo e il secondo in Europa.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha fatto notare che si tratta della sedicesima impresa del settore Information Technology che arriva in città. «Possiamo dire ormai che ci sia un distretto che coinvolge, complessivamente, 5.500 persone» ha aggiunto Decaro mettendo in evidenza come questo sia stato possibil, e come ci siano ulteriori prospettive di crescita, grazie ad una collaborazione tra pubblico e privato con le istituzioni e con le università del territorio.

Il taglio del nastro della nuova sede Atos a Bari

Alla conferenza stampa, infatti, erano presenti anche i rettori del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, dell’università Lum, Antonello Garzoni e, in rappresentanza del rettore Stefano Bronzini, dell’Università di Bari, è intervenuto il professor Giuseppe Pirlo. Il ruolo della ricerca scientifica, com’è stato osservato da tutti, sarà fondamentale per l’innovazione tecnologica. In particolare, Atos ha avviato un progetto di collaborazione con il Politecnico di Bari, focalizzato sui temi dell’Internet of Things, Digital Twin, Smart Mobility, Hyperautomation, Artificial Intelligence e Machine Learning.

La collaborazione potrà avere – com’è stato inoltre sottolineato – effetti positivi anche sulla capacità di formare i nuovi profili digitali che servono al mercato del lavoro nell’attuale fase di transizione a nuovi modelli di produzione industriale. Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, la direttrice dell’omonimo dipartimento regionale, Elisa Berlingerio, il direttore generale della società regionale Puglia Sviluppo, Antonio De Vito e il vicesindaco di Bari ed ex rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, nel ruolo di regista – come ha rimarcato il sindaco Decaro – delle attività che sta svolgendo l’amministrazione comunale per attrarre aziende innovative in città. Per il Politecnico è intervenuto anche il professor Michele Ruta, responsabile scientifico dell’accordo di collaborazione con Atos.

A proposito di nuove competenze, di occupazione e di prospettive future, il rettore Cupertino ha incontrato, a margine della conferenza stampa, una decina di laureati del Politecnico, assunti nell’organico di Atos presso la nuova sede di Bari (nella foto sotto).

Al centro il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, con i laureati assunti in Atos. All’estrema sinistra il professor Michele Ruta

Dei 130 già assunti, 40 sono giovani neolaureati provenienti dalle università pugliesi. «Tutto questo conferma quanto sia importante alimentare un ecosistema dell’innovazione – ha commentato il rettore – per far crescere le imprese e il territorio. Pubblico e privato hanno trovato qui un modello di collaborazione che funziona – ha aggiunto Cupertino – e che ci permette anche di indirizzare al meglio la formazione dei nuovi professionisti, per rispondere alle mutevoli necessità del mercato del lavoro e garantire opportunità ai nostri giovani talenti».

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