Nuove Tecnologie e Sistemi di Produzione, fondamentali nei progetti PNRR. La stampa 3d riscuote il maggior interesse scientifico. L’acceleratore IA

10 settembre 2025 Aula Magna “Attilio Alto” inaugurazione AITEM

XVII convegno AITEM. L’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere al Politecnico di Bari. Record di iscritti: oltre 250, e memorie scientifiche: circa 100

18 settembre 2025

L’accademia ed il mondo dell’industria al Poliba per AITEM 2025, appuntamento scientifico biennale dell’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere, XVII° edizione. E’ accaduto la scorsa settimana, dal 9 al 12 settembre. Si è trattato di un bis, dopo 24 anni e la V° edizione del 2001, che ha sugellato la qualità dei contributi scientifici offerti dai ricercatori del Politecnico e della Puglia per la crescita del settore delle tecnologie manifatturiere.

L’evento nazionale ha visto la partecipazione di oltre 250 studiosi e ricercatori per circa 100 relazioni, già pubblicate, su temi e ricerche dedicate alle tecnologie ed ai sistemi di produzione, oggi fondamentali nei progetti di ricerca PNRR per lo sviluppo del Paese. L’iniziativa ha onorato la memoria del prof. Attilio Alto, uomo di punta del mondo culturale Pugliese, primo Rettore del Politecnico.

La XVII edizione di AITEM è stata curata dai proff. Luigi Maria Galantucci, Presidente onorario del Comitato organizzatore e Michele Dassisti, Coordinatore del Comitato organizzatore.

“Poliba Chronicle”, a conclusione dell’evento scientifico, ha incontrato il prof. Galantucci, Presidente onorario, docente di “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione” presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica, Management. L’intervista sintetizza e offre una prospettiva ricca di spunti in un settore, quello delle tecnologie manifatturiere, in rapida evoluzione, condizionato e accelerato dalle potenzialità che offre una intelligenza artificiale sempre più spinta.

Il prof. Luigi Galantucci

Prof. Galantucci, quale bilancio si può trarre dal XVII Convegno dell’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere?

Il bilancio è estremamente positivo per l’elevatissima qualità dei lavori scientifici presentati e perché questo Convegno ha costituito un luogo privilegiato di incontro e confronto fra gli studiosi italiani, e di collaborazione fra l’accademia ed il mondo dell’industria. Il Convegno ha battuto tutti i record di partecipazione in temini quantitativi come presenze e qualitativi come livello della produzione scientifica. Il contenuto dei lavori è stato già pubblicato in campo internazionale all’apertura del Convegno: si tratta di un libro, edito da Springer Nature, dedicato alle ricerche dei giovani ricercatori presentate in sessione plenaria e ai “White Papers” sulle tematiche emergenti; il secondo libro invece è stato pubblicato dall’editore Material Research Forum nella collana “Materials Research Proceedings”, e contiene le ricerche presentate nelle sessioni parallele e le tematiche Work in Progress”.

Quali settori o applicazioni sono stati oggetto del Convegno?

L’Italia è il secondo paese manifatturiero d’Europa e la manifattura contribuisce con il 14% al nostro PIL. Il Convegno ha coperto le tecnologie di punta nei più importanti settori della manifattura: aerospazio, automobile, biomedicale, robotica, mobilità sostenibile e beni di consumo. Le tematiche più importati sono state sicuramente: Additive Manufacturing e Reverse Engineering; progettazione, ottimizzazione e industrializzazione dei processi; studio delle tecnologie di trasformazione dei materiali; tecnologie di assemblaggio, disassemblaggio ed economia circolare; ingegneria della qualità e metrologia industriale; sistemi manifatturieri e sostenibilità dei prodotti”.

Quali ambiti sono emersi con maggiori prospettive di sviluppo sulla base delle relazioni presentate?

Il settore che oggi riscuote il maggior interesse nella ricerca scientifica in campo manifatturiero è senz’altro la Fabbricazione Additiva (stampa 3d) con le numerosissime tecnologie di trattamento, di monitoraggio e la crescente varietà di materiali trattabili, dai polimeri ai metalli, ai compositi rinforzati. In ordine di importanza a seguire vediamo la progettazione, ottimizzazione ed ingegnerizzazione dei processi, e quindi lo studio della trasformazione dei materiali ai fini della fabbricazione di beni”.

L’intelligenza artificiale, quale il suo ruolo in questo campo, e in quali settori soprattutto?

L’Intelligenza Artificiale è stato uno dei temi di punta: abbiamo voluto dedicare il primo dei keynote offerti ai convegnisti a “La intelligenza artificiale per il futuro della ricerca”, tema trattato dal prof. Roberto Bellotti (Direttore Dipartimento Interuniversitario di Fisica, Università degli Studi di Bari – Aldo Moro – Politecnico di Bari); un altro keynote più tecnologico è stato incentrato su “Tecnologia Laser avanzata, automazione ed intelligenza artificiale per lo sviluppo delle tecnologie Additive per metallo”, offerto dall’ing. Paolo Calefati (Amministratore Delegato di Prima Additive S.r.l.), ma anche il terzo keynote, illustrato dal dott. Giuseppe Acierno (Presidente e Direttore Generale del Distretto Tecnologico Aerospaziale S.C. a r.l.) “Prospettive e sfide future dell’aerospazio: il caso Puglia” ha contenuto spunti legati alla AI. La nostra associazione scientifica AITEM ha inoltre attivato negli ultimi due anni degli specifici ‘Osservatori’, che hanno illustrato lo stato dell’arte sugli “Impatti dell’Intelligenza Artificiale nel settore manifatturiero” e sulla “Sostenibilità nei processi e nei sistemi manifatturieri”.

Il Politecnico di Bari nel campo delle tecnologie e della produzione come è collocato rispetto ad altre aree nazionali?

Attualmente la nostra scuola di Tecnologie Manifatturiere può contare su 22 colleghi: nel Politecnico di Bari, nell’Università di Foggia ed in quella della Basilicata. E’ il 3° gruppo di tecnologi più numeroso in Italia, dopo gli altri due Politecnici, su di un totale di 41 Atenei italiani con 242 docenti del settore”.

La V edizione del Convegno AITEM si tenne a Bari, al Politecnico, 24 anni fa. Che significato assume questo ritorno al Poliba?

Quando nella Assemblea di Brescia nel 1999, all’indomani della scomparsa del prof. Attilio Alto, unico Ordinario di Tecnologie, proponemmo di svolgere il V Convegno Scientifico biennale a Bari, per ricordare il prof. Alto, la risposta fu unanime, e sentimmo allora intorno a noi quel calore e quella amicizia che ci ha aiutati e stimolati in un momento molto triste e duro per la nostra scuola.

La stessa sensibilità e calore l’abbiamo avvertita in risposta alla nostra proposta di tenere, 24 anni dopo, il XVII Convegno a Bari, alla soglia del mio commiato dal servizio attivo quale Professore Ordinario Decano di Tecnologie nel Politecnico di Bari”.

Il Politecnico di Bari che contributo offre al settore tecnologico in chiave di ricerca applicata e in che ambito?

Il ruolo che ha la ricerca e lo studio nel campo delle Tecnologie Manifatturiere è ormai chiaro a tutti, in termini di importanza per l’innovazione, lo sviluppo e la crescita dell’industria e dell’economia, cioè del territorio.Il nostro Politecnico ha riconosciuto questo settore come uno di quelli più strategici, pensando spazi per l’insegnamento e la ricerca, e investendo importanti risorse in questa direzione. Siamo stati i primi a realizzare già dal 2000 un laboratorio di Additive Manufacturing e Reverse Engineering nel Sud, fra i primi in Italia, grazie ad un piano triennale di sviluppo 1998-2000, approvato dall’allora MURST.La scuola di “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione” del Politecnico di Bari, ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti nazionali e internazionali, con una elevatissima qualità della produzione scientifica ed ha contribuito in modo significativo ad ottenere, per due volte il riconoscimento MUR per il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, quale Dipartimento di Eccellenza.

Una grande innovazione introdotta nel Convegno di Bari dal prof. Michele Dassisti, è stata una speciale sessione dedicata al ‘Companies Talk’ moderata da Franco Canna, giornalista. E’ stato un momento di confronto tra fornitori di tecnologie abilitanti e industrie manifatturiere, molte delle quali attivamente presenti nel territorio pugliese al fine di favorire e rafforzare la collaborazione fra enti di ricerca e industria sui temi che oggi più stanno interessando il settore manifatturiero, includendo smartness e sostenibilità”.

Il Convegno AITEM ha inteso onorare, come già accennato, la memoria del prof. Attilio Alto, professore di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione, primo Rettore del Politecnico….

Il prof. Attilio Alto (1937-1999), primo Rettore del Politecnico di Bari

Attilio Alto è stato un uomo eccezionale, aveva visione, carisma, allegria. Rettore di tre Università diverse: Università di Bari, Politecnico di Bari, Università di San Marino, fautore del concetto della Università a rete nel territorio, avviò i corsi universitari anche a Foggia e Taranto. A noi ha regalato un sogno, ha fondato il Politecnico di Bari, ed il compito di farlo crescere e diventare ciò che tutti oggi possono riconoscere. Ci ha lasciato il compito di trasformare quel sogno in realtà: una bellissima avventura ed una eredità sfidante. Possiamo affermare che tutto ciò che di positivo è stato realizzato in questi decenni nella scuola di tecnologia barese è frutto diretto o indiretto della lungimiranza del Prof. Alto: tutti noi ne siamo orgogliosi e riconoscenti!”

L’AITEM, in breve. L’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere dal 1992 rappresenta il punto di riferimento culturale e professionale sulle tecnologie e sui processi di produzione innovativi per l’industria. Nata originariamente come associazione esclusivamente accademica si è evoluta e ha incluso la collaborazione con l’industria e l’attenzione ai ricercatori più giovani. La qualità della ricerca espressa, la riflessione continua sulla didattica erogata, l’attenzione maniacale per l’innovazione ne fa una delle associazioni scientifiche di riferimento operanti in Italia. Presidente, prof. Luca Settineri, Polito.

www.aitem.org

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