Tratturi, elementi chiave della rete ecologica regionale, della mobilità dolce e delle relazioni tra attività e luoghi

tratturello Foggia-Camporeale.

Regione Puglia. Dal 21 gennaio è operativo il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi. Essenziali i contributi scientifici e culturali del Politecnico di Bari e dell’Università di Foggia.  Il Documento è stato pubblicato sul supplemento del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.6 del 20.01.2025,

24 gennaio 2025

E’ diventato ufficiale ed operativo il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi di Puglia (DRV). Lo ha approvato la Giunta della Regione Puglia (Delibera n.1850 del 23/12/2024) con riferimento alla Legge Regionale n.4/2013, art.15. Il Documento, pubblicato sul supplemento del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.6 del 20.01.2025, ha acquisito efficacia dal 21 gennaio scorso. 

Il Documento, che ha coinvolto, assieme agli Uffici regionali, ricercatori e ricercatrici del Politecnico di Bari (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica – DICATECh) e della Università di Foggia (Dipartimento di Studi umanistici, Lettere, Beni culturali, Scienze della Formazione), rappresenta la seconda tappa del processo pianificatorio della rete tratturale pugliese. 

Una scena di transumanza lungo il tratto Foggia Campolato.

Il contributo scientifico del Poliba, mediante il DICATECH, ha riguardato la definizione di una strategia di valorizzazione dei tratturi incentrata su almeno tre potenzialità: tratturi elementi chiave della rete ecologica regionale, capaci di penetrare anche nei tessuti urbani; tratturi per lo sviluppo di sistemi di mobilità dolce; tratturi bene pubblico di proprietà demaniale nel quale è possibile sperimentare nuove forme di relazioni fra popolazioni, attività e luoghi. In complementarietà con il Poliba, il contributo dell’Università di Foggia si è concentrato sull’analisi e interpretazione della presenza di segni e testimonianze della transumanza nell’identità dei luoghi e dei territori.

Il testo, fissa, inoltre, le regole entro cui devono essere predisposti i “Documenti Locali di Valorizzazione” di competenza comunale. Entro sei mesi infatti, i Comuni, in forma singola o in associazione, dovranno predisporre il proprio Documento locale di valorizzazione come stabilito dal Testo unico delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio (L.R. n. 4/2013, art. 17) e secondo le indicazioni del Documento regionale. 

Il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi si candida ad essere inserito quale nuova linea guida all’interno del Piano paesaggistico regionale.

Ufficio stampa Poliba

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