Il team barese di ritorno dall’esperienza del Festival nazionale delle radio universitarie. «Siamo un punto di riferimento per l’aggregazione e la creatività in ateneo»
Radio Frequenza Libera compie dieci anni di attività nel Politecnico di Bari. La radio fatta dagli studenti per gli studenti, che racconta la vita universitaria (ma anche il mondo intorno) giunge al suo primo giro di boa e traccia una strada da seguire, per i prossimi traguardi. «In questo arco di tempo siamo cresciuti con il Politecnico e siamo felici di vederlo in forma e proiettato nel futuro» racconta lo speaker Francesco Carillo, studente di Ingegneria Civile e Ambientale. «Abbiamo tanti progetti – aggiunge Francesco – per diventare sempre più un punto di riferimento per l’intera comunità studentesca».
Da quando ha iniziato le trasmissioni, nel 2014, Radio Frequenza Libera si configura come una web radio, che diffonde i suoi programmi attraverso l’attività di podcasting. «Negli ultimi anni, le interazioni sulle pagine su cui diffondiamo i contenuti, sono aumentate notevolmente» dice Sofia Sforza, speaker e presidente di Radio Frequenza Libera. «Abbiamo, ad esempio, Cotton Fioc – spiega Sofia – un programma dedicato alla musica che ha raggiunto oltre 130 ascoltatori per puntata. Altrettanto buoni sono i numeri di Le Film le Femme, un format incentrato sulla questione di genere nel cinema, ma anche altri podcast come le interviste a personalità del mondo scientifico, artistico e culturale, che hanno toccato i 200 ascolti».
Tutti i programmi e i contenuti sono ideati, scritti e registrati da studenti, del Politecnico e non solo, che mettono a frutto e condividono conoscenze e competenze delle più varie, acquisite in maniera autonoma nei diversi percorsi di studio e di vita. Da quando è stata fondata, in forma di associazione culturale, la radio si è proposta come un laboratorio di comunicazione e creatività per gli studenti del Politecnico, un luogo senza filtri aperto anche all’esterno. L’esperienza di Sofia lo testimonia.
La presidente di Frequenza Libera, infatti, studia Cinema all’Accademia di Belle Arti di Bari. Per lei, la web radio è stata «una bellissima scoperta e ora non riesco a stare lontana dai microfoni». Tra le ultime esperienze, c’è la recente partecipazione al FRU 2024, l’annuale Festival delle Radio Universitarie, organizzato da Raduni, associazione nazionale degli operatori radiofonici universitari, che si è svolto quest’anno all’Università La Sapienza di Roma.
In rappresentanza di Radio Frequenza Libera, vi hanno partecipato otto speaker ed è stata per loro l’occasione di confrontarsi con altri 200 tra studenti, professori e dirigenti delle radio universitarie di tutta Italia. Sono stati tre giorni di panel sui temi del momento, come il podcasting, con partner come Rai Radio 1, Rai Radio 2, RDS e RTL. Non sono mancati i momenti di competizione, come la Speaker Challenge, evento di punta del FRU in cui le migliori voci delle università italiane si sfidano ai microfoni e alla quale hanno partecipato anche Sforza e Carillo.
Frequenza Libera, in questa edizione, ha portato anche un contributo di innovazione, ideando il FantaFru: un gioco a squadre che ha coinvolto e divertito tutte le radio universitarie presenti a Roma durante il Festival, tanto da essere “istituzionalizzato” per le prossime edizioni.
Attualmente, Frequenza Libera coinvolge una ventina di studenti, che la fanno vivere con le loro idee e il loro lavoro, in forma completamente volontaria. La sede della radio è nel Campus “Quagliariello” in via Orabona. «Le nostre porte sono sempre aperte – conclude Francesco – per chiunque voglia scoprire e, magari, cimentarsi con questo meraviglioso mondo di libertà e creatività che la radio rappresenta, capace di reinventarsi sempre e di affascinare le giovani generazioni».